Un vero sistema industriale delle economie circolari si crea solo proteggendo le filiere che si occupano del trattamento dei rifiuti fino al trattamento finale, quando si potrà disporre di materie prime seconde da riutilizzare in nuovi cicli produttivi.
Per cercare di raggiungere una reale condizione di protezione delle filiere di riciclo è necessario andare volontariamente oltre quanto previsto dalla legge, risolvendo le vulnerabilità, per individuare le quali serve un continuo monitoraggio in campo e documentale. Solo così le pratiche descritte dai sistemi di protezione possono evolversi. La gente deve conoscere l’impegno necessario per garantire filiere virtuose di gestione dei rifiuti, perché questi, solo in Europa, generano centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro proteggendo l’ambiente e creando valore.
“Il problema dei RAEE, così come degli altri rifiuti, è la tracciabilità – racconta Giuliano Maddalena, direttore di Ecoped (Consorzio Nazionale Riciclo Piccoli Elettrodomestici) e di Ridomus (Consorzio Riciclo Condizionatori per uso domestico) – Nel 2008 ci siamo resi conto che la filiera di riciclo dei RAEE è lunga e complessa ed è facile perdere traccia del rifiuto. Quando un cittadino dismette un’apparecchiatura Elettrica o Elettronica (AEE) ha davanti a sé due scelte: riportarla indietro e conferirla gratuitamente al negozio dove l’ha comprata, oppure portarla auna piazzola ecologica comunale”.
“La piazzola ecologica è spesso considerato un punto di arrivo per i RAEE,mentre per noi rappresenta l’inizio del viaggio – spiega Maddalena – È qui che di solito si perde traccia del rifiuto e che nasce il problema, perché una volta conferito il rifiuto, il detentore originale non ne sa più nulla. Purtroppo invece di essere avviato a riciclo in modo corretto, il rifiuto può essere cannibalizzato o diventare oggetto di interferenze illecite. Per questo, con Ecoped e Ridomus, abbiamo realizzato un disciplinare esclusivo in collaborazione con il TÜV andando volontariamente oltre quanto la legge prevede, tracciando e certificando ogni fase della filiera del riciclo”.