Tutto quello che devi sapere
Sulla corretta gestione dei pannelli fotovoltaici da smaltirePER IL CITTADINO

Con il D.Lgs n. 49 del 14 marzo 2014 “Attuazione della direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)” che sostituisce in parte il D.Lgs. 151/2005, i pannelli fotovoltaici dismessi entrano a far parte delle tipologie di RAEE domestici e professionali.
L’art. 4 del D.Lgs definisce i “rifiuti derivanti dai pannelli fotovoltaici” : sono considerati RAEE provenienti dai nuclei domestici i rifiuti originati da pannelli fotovoltaici installati in impianti di potenza nominale inferiore a 10 KW. Detti pannelli vanno conferiti ai “Centri di raccolta” nel raggruppamento n. 4 dell’Allegato 1 del decreto 25 settembre 2007 n. 18; tutti i rifiuti derivanti da pannelli fotovoltaici installati in impianti di potenza superiore o uguale a 10 KW sono considerati RAEE professionali.”
Pertanto, la classificazione dei pannelli fotovoltaici avviene in funzione della potenza nominale dell’impianto di provenienza, se di potenza nominale inferiore a 10 KW sono considerati “RAEE domestici” e potranno essere conferiti presso i centri di raccolta comunale istituiti ai sensi del DM 8 aprile 2008 successivamente integrato e modificato dal DM 13 maggio 2009;
I RAEE – DA RIFIUTO A RISORSA
I RAEE rappresentano un’importante risorsa che, se non correttamente gestita, può avere potenziali effetti negativi:
- la dispersione di sostanze nocive (oli, gas ozono lesivi e altre sostanze altamente tossiche);
- le azioni invasive dell’uomo per ricavare le materie prime (come ad esempio le cave di rame);
- l’utilizzo improprio di materiale riciclato in maniera non conforme che potrebbe contenere sostanze tossiche per la salute umana (ad esempio i bromurati, ritardanti delle plastiche, che potrebbero arrivare fino ai giocattoli dei più piccoli);
- le attività illecite di organizzazioni criminali che affidano il trattamento delle materie a minori o a popolazioni deboli di paesi in via di sviluppo.
Il ciclo di vita delle apparecchiature elettriche ed elettroniche si conclude con la loro inevitabile trasformazione in rifiuti. Non sempre, però, il trattamento e smaltimento dei RAEE viene gestito in modo corretto, causando innumerevoli danni a livello ambientale. Un problema aperto a cui è necessario rivolgere attenzioni e risorse dedicate.
Basta pensare che in Europa viene smaltito correttamente solo il 35%.
Recentemente infatti è stato pubblicato il report relativo all’attività di indagine CWIT – Countering WEEE Illegal Trade, l’analisi finanziata dall’Unione Europea e durata due anni, svolta da United Nation University-UNU, United Nations Interregional Crime and Justice Research Institute, WEEE Forum, INTERPOL e Cross Border Research Association, Zanasi & Partners e Compliance and Risks.
La ricerca ha messo in luce che in Europa solo il 35% dei rifiuti elettronici e delle apparecchiature elettriche fuori uso, ritirate dalle imprese e dei consumatori nel 2012, circa 3 milioni di tonnellate su un totale di 9,5 milioni di tonnellate, è stata gestita dai sistemi ufficiali di raccolta e riciclaggio. Il resto dei rifiuti, pari al 65% – 6,2 milioni di tonnellate in tutto – sono stati esportati e riciclati in condizioni non conformi o semplicemente gettati in maniera indifferenziata.
Lo studio ha stimato che 1,3 milioni di tonnellate di apparecchiature elettriche ed elettroniche sono state spedite al di fuori dell’Europa senza adeguata documentazione: di queste, circa il 30% (400 mila tonnellate) erano RAEE, il restante 70% è costituito da apparecchiature ancora funzionanti. Una quantità 10 volte superiore a quella dei RAEE esportati – cioè circa 4,7 milioni di tonnellate – è invece stata gestita in modo ambientalmente non corretto o commercializzata in modo illegale all’interno dell’Europa.
L’indagine sottolinea, inoltre, che sistemi efficaci di monitoraggio delle performance di rimozione delle sostanze inquinanti e adeguati standard di trattamento dei RAEE non sono pienamente utilizzati neppure in quelli Stati europei più avanzati dal punto di vista del controllo ambientale. La diffusa sottrazione dai RAEE di componenti ad alto valore economico, come le schede elettroniche o i metalli più preziosi, si traduce in una seria perdita per l’industria legale del riciclo in Europa, stimata tra 800 e 1.700 milioni di euro all’anno.
Proprio per contrastare questi fenomeni SAFE si avvale di protocolli all’avanguardia per la gestione dei rifiuti, valorizzando le attività svolte dai Consorzi con ECOGuard, il modello unico di tracciabilità adottato dai Consorzi a partire dal 2012, che garantisce:
- la completa tracciabilità di tutta la filiera, sino agli impianti di prost-processing (quelli che gestiscono le frazioni semilavorate di rifiuti);
- il continuo miglioramento del servizio offerto, producendo evidenti benefici per la collettività, prevenendo ogni possibile rischio per l’ambiente e la salute;
- l’efficiente riutilizzo delle risorse naturali attraverso la reintroduzione delle materie prime seconde in nuovi cicli produttivi.
E’ possibile approfondire il tema e scaricare l’intero report cliccando qui o sul sito cwitproject.eu.
Ecco perché l’impegno di tutti noi è essenziale per attuare un’azione preventiva, prima che le minacce si trasformino in danni ambientali.
COME POSSO CONTRIBUIRE ALLA CORRETTA GESTIONE DEI RAEE?
La partecipazione di tutti noi è fondamentale per proteggere l’ambiente che ci circonda dai rischi derivanti dall’inquinamento e dalle elevate quantità di rifiuti che ogni giorno produciamo. Ecco perché è importante, e davvero semplice, fare la nostra parte.
Puoi lasciare i tuoi RAEE presso:
- I CENTRI DI RACCOLTA COMUNALI (ISOLE ECOLOGICHE):
le isole ecologiche sono specifiche aree attrezzate adibite alla raccolta differenziata di tutte i rifiuti elettrici ed elettronici che, se non smaltiti correttamente, possono risultare pericolosi per persone e ambiente.
Cerca il Punto di Raccolta più vicino a te >> - I PUNTI VENDITA DELLA DISTRIBUZIONE – RITIRO UNO CONTRO UNO (1 contro 1)
Il sistema di ritiro in modalità “uno contro uno” permette ai consumatori di riconsegnare gratuitamente il vecchio apparecchio elettrico o elettronico al commerciante al momento dell’acquisto di un nuovo prodotto equivalente (AEE).
Dal 18 giugno 2010, infatti, per facilitare il riciclo dei rifiuti tecnologici (tv, radio, frigorifero, ferro da stiro, forno, cellulare, computer, lampadine, ecc …) è offerta la possibilità del conferimento presso centri vendita specializzati. Una norma a tutela del cittadino che applica sanzioni pecuniarie: se il rivenditore dovesse rifiutarsi di offrire gratuitamente questo servizio può incorrere in sanzioni amministrative fino a 400€ per pezzo non ritirato.
UNO CONTRO UNO
- Garantisce al cliente la possibilità gratuita di disfarsi degli apparecchi elettrici ed elettronici obsoleti;
- incoraggia ad un comportamento ambientale virtuoso, limitando il fenomeno dell’abbandono sul territorio di rifiuti potenzialmente molto inquinanti.
UNO CONTRO ZERO PER RAEE DI PICCOLISSIME DIMENSIONI E SORGENTI LUMINOSE, ANCHE SENZA OBBLIGO DI ACQUISTO
Il sistema di ritiro in modalità “uno contro zero” permette ai consumatori di riconsegnare gratuitamente il vecchio apparecchio elettrico o elettronico (RAEE di dimensioni esterne non superiori ai 25 cm) senza l’obbligo di acquisto di un’apparecchiatura equivalente (Uno contro Uno).
Con l’entrata in vigore del provvedimento ci si potrà disfare del piccolo elettrodomestico direttamente recandosi presso un esercizio commerciale. Tale attività è obbligatoria per i distributori, con una superficie di vendita al dettaglio di almeno 400 mq, che saranno perciò obbligati al ritiro e allo smaltimento del vecchio elettrodomestico senza l’imposizione di un nuovo acquisto equivalente.
UNO CONTRO ZERO (1 CONTRO 0)
- Garantisce al cliente la possibilità gratuita di disfarsi degli apparecchi elettrici ed elettronici obsoleti senza l’obbligo di acquisto;
- incoraggia ad un comportamento ambientale virtuoso, limitando il fenomeno dell’abbandono sul territorio di rifiuti potenzialmente molto inquinanti.
RAEE COUPON
La più recente formulazione della disciplina relativa alla gestione dei RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) prevede che anche i distributori online siano obbligati a garantire al consumatore, loro cliente, la possibilità di restituire la vecchia apparecchiatura in cambio di quella nuova.
Per adempiere a questo obbligo i vendor hanno la possibilità di:
- implementare un servizio di ritiro a domicilio che riguarda le apparecchiature di grandi dimensioni (frigoriferi, televisori, grandi elettrodomestici);
- mettere a disposizione dei consumatori, su tutto il territorio nazionale, una rete di luoghi di raggruppamento per il ritiro di piccoli elettrodomestici, elettronica di consumo, IT e telefonia, ed in ogni caso di apparecchiature di dimensioni esterne inferiori a 50 cm.
Proprio per le piccole apparecchiature, anche considerando il tasso di crescita delle vendite “online”, che rappresenta oggi circa il 10% del totale venduto (dato previsto in forte espansione nei prossimi anni), SAFE offre un nuovo modello dedicato ai vendor online in grado di facilitare tutte le fasi di gestione garantendo nel contempo diffusi vantaggi per tutti i soggetti coinvolti (rivenditori, produttori, consumatori e CAT) e rendendo disponibile una rete capillare di luoghi idonei al raggruppamento su tutto il territorio nazionale.
In questo modo, il consumatore che acquista un prodotto elettrico o elettronico tramite internet potrà conferire gratuitamente il RAEE presso uno dei CAT partner del servizio. Se lo farà, contribuendo alla difesa dell’ambiente, avrà la possibilità di ottenere l’incentivo di un coupon da spendere direttamente presso il CAT prescelto per la consegna.
Tantissimi anche i vantaggi riservarti alle differenti tipologie di partner aderenti al Progetto RAEE Coupon.
AIUTA L’AMBIENTE, È FACILE
Scopri come visitando il sito ufficiale o scaricando l’APP RAEE Coupon per Android e IOS Phones.